304o proposta al Consiglio comunale di Roma. Impianto elettrico comunale di Roma

2 fascicoli in 4 (cm 20 x 31), pp. 93 + (1b) con 1 tavola finale sciolta su doppia pagina; 94 + (2) con 3 tavole finali ripiegate. Entrambi privi di legatura (la brossura sara' rifatta con carta d'epoca). Due relazioni con il progetto per la costruzione dell'impianto elettrico comunale di Roma. Il 1 giugno 1907 l'amministrazione capitolina approvava il progetto di una grande centrale termica redatta dal proprio Ufficio tecnico e la costituzione dell'Azienda municipale romana che lo gestira'. Le officine sorgeranno a porta S. Paolo presso il porto industriale, contigue a quelle dell'Angloromana, dove il carbone puo' arrivare direttamente dalle banchine sul Tevere e dalla ferrovia per Civitavecchia. Nel quadro della legge speciale per Roma, l'azienda ottiene la concessione per costruire una centrale idroelettrica sull'Amene, a Castel Madama, con un sifone e ponti-canale in cemento armato, e un'altra di pari potenza sulla Nera.