"Nome d'arte di Albert Espinasse, attore francese. Recita in spettacoli d'avanguardia ed è attore boulevardier prima di esordire nel cinema nel 1925 (La fille de l'eau di J. Renoir); in seguito alterna le due attività, nel corso di una carriera fortunatissima e di grande prestigio. Al cinema si specializza nella caratterizzazione di personaggi negativi: è il gangster di Il porto delle nebbie (1938), l'attore istrione di Amanti perduti (1945), il mite vagabondo di Il quartiere dei lillà (1957) di R. Clair. A teatro ottiene grande successo nella compagnia di J.-L. Barrault, recitando Camus, Anouilh e Sartre. Ha scritto anche alcune commedie da lui stesso interpretate. Negli ultimi anni della sua lunga attività cinematografica impegna il suo temperamento drammatico in interpretazioni marginali ma sempre incisive (Il bell'Antonio, 1960, di M. Bolognini; Il delitto Dupré, 1963, di Christian-Jacque; La più bella serata della mia vita, 1973, di E. Scola)."