In 8 (cm 17 x 24,5), pp. 119 + (5). Brossura editoriale. Curiosa pubblicazione in cui l'A., pittore alessandrino, esordisce nella prefazione scrivendo che nell'opera "non si trovano scritti sentimentali, che appassionano la fantasia del lettore, niente di poetico, perche' non siamo poeti, si troveranno invece parole nude e crude che urteranno un poco col principio della stilistica...". Quindi procede ad una classificazione dei colori in base ad un sistema di sua invenzione. I colori sono numerati e a questi e' assegnato un posto nel quadro matematico-colorato. Il bianco, ad esempio, e' il colore piu' chiaro, il nero il colore piu' scuro. Al primo e' assegnato il numero 0, al secondo il numero 1.000. Il bianco ed il nero sono quindi due colori estremi ovvero non esistono colori piu' chiari del bianco o piu' scuri del nero. Sono due estremi assoluti i cui numeri corrispondenti sono due estremi assoluti. Nel volume si trovano anche tabelle con la composizione delle tinte e dei colori. Tra gli altri scritti dell'A., si puo' menzionare l'altrettanto curioso "Resoconto su alcuni esperimenti fatti riguardanti la pittura artistica radioelettrica" in cui Ferraris spiegava gli esperimenti da lui condotti per giungere alla creazione di un sistema di pittura artistica riproducibile, eterna e non soggetta al passare del tempo e al deterioramento. Si segnala, inoltre, al piatto posteriore di questo volume sui colori, una nota di stampa relativa al prezzo del volume di 12,50 lire: "È un po' caro. Ma l'autore questo sapendo lascia liberta' all'acquirente di guardarlo bene prima di comprarlo. Il motivo di questo caro prezzo e' dato dalle pochissime copie tirate. Poi del resto non e' la voluminosita' della carta che si paga ma il valore della composizione. Percio' chi l'acquista deve conoscerlo prima se gli puo' servire".
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