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Lettera di Claudio Achillini che rende conto di un cappuccino predicatore in Parma la quaresima dell'anno MDCXXIV pubblicata in occasione che il Ch. Abate Don Giuseppe Barbieri predica un triduo in Valdagno in settembre dell'anno MDCCCXXXI
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Descrizione


Cm. 22, pp. 11 (3). Bross. muta con cornice decorata ai piatti. Ottimo stato di conservazione.
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Dettagli

1831
  • Prodotto usato
  • Condizioni: Usato - In buone condizioni
2568812423311

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Claudio Achillini

(Bologna 1574-1640) poeta italiano. Insegnò diritto civile a Ferrara e a Bologna; soggiornò anche a Roma (dove entrò nell’Accademia dei Lincei) e presso la corte di Parma. Amico e seguace di G.B. Marino, prese le sue difese nella famosa polemica con T. Stigliani. La sua raccolta di Rime e prose (1632), più volte ristampata dai contemporanei, è uno degli esempi più vistosi di linguaggio barocco, farcito di metafore bizzarre e sorprendenti. Celebre, per l’ironica citazione che ne fa A. Manzoni nel cap. XXVIII dei Promessi sposi, il suo sonetto Sudate, o fochi, a preparar metalli; sempre nei Promessi sposi, nel cap. XXXVII, vengono riprese, ancora in chiave ironica, attribuendole a don Ferrante, le argomentazioni sulla peste esposte da A. nella lettera Sopra le presenti calamità (1630).

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