"Il libro della danza orientale" rappresenta uno strumento utile a chi si accinge ad esplorare questa disciplina per la prima volta, ma anche un testo di approfondimento per chiunque intenda documentarsi sulla storia e sull'immaginario della cosiddetta "danza del ventre". Nella prima sezione dedicata al "Mito" sono presentati gli archetipi che ispirano danzatrici e appassionati e che hanno costituito il principale humus sul quale si sono innestati i fenomeni "orientalisti" dell'arte europea e occidentale. Segue un'ampia e documentata sezione storica corredata da numerose illustrazioni, a partire dal remoto passato faraonico fino ad arrivare alle moderne suggestioni fusion, non trascurando la trattazione di alcuni dei più importanti coreografi, danzatori e musicisti, soprattutto egiziani, che hanno reso la danza orientale celebre in tutto il mondo. Nella parte dedicata al manuale sono descritti i principali movimenti, le posizioni di base e la tecnica di stratificazione (layering), inoltre si possono trovare numerosi suggerimenti riguardanti la conoscenza dei ritmi, i principali maqamat (modi musicali), la strutturazione di una coreografia, l'improvvisazione. Il filo che lega le tre sezioni, Mito, Storia e Manuale, è costituito da un'approfondita riflessione sull'evoluzione di questa danza, ritenuta la più antica del mondo, e su come essa, nonostante abbia apparentemente perso la connotazione sacra con la quale era nata, tutt'oggi costituisca, non solo per le donne arabe, un importante strumento per riconquistare la propria femminilità primigenia, riconnettendosi agli archetipi interiori. Si tratta, dunque, di un'opera vasta, composita e approfondita che racchiude i venticinque anni di esperienza dell'autrice in questo campo e la sua ricerca sulle fonti storiche e iconografiche, rivolta sia ad un pubblico di "addetti ai lavori" che ai profani.
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