In 8 (cm 17,5 x 24), pp. (8) + 243 (errore di numerazione alle ultime 3 pp. indicate erroneamente 251, 252, 253) + (1 bianca) con 26 tavole finali incise all'acquaforte di cui 2 ripiegate. Frontespizio con stampa dei caratteri in nero e rosso, vignetta calcografica con emblema dell'Accademia della Crusca. Danni restaurati al dorso. Legatura in piena pergamena coeva con titolo manoscritto al dorso. Manca il ritratto dell'A. in antiporta, citato in alcune bibliografie ma quasi sempre mancante (cfr. Piantanida), e presente solamente "in qualche esemplare" (cfr. Gamba, p. 127). D'Annunzio, nel "Libro segreto", scriveva: "Sorrido senza malizia mentre scrivo, nel volgere gli occhi a un libro raro ch'io posseggo, stampato in Firenze da Pietro Matini... Osservazioni intorno agli animali viventi...il mio esemplare ha il ritratto di Francesco Redi, quello dipinto da Giusto Subtermans, inciso qui da Adriano Hallnech". Edizione originale di quest'opera di Francesco Redi antesignana degli studi nell'ambito della parassitologia; Redi puo' essere considerato il primo parassitologo della storia della medicina. Descrive numerose specie di vermi: intestinali, nell'uomo, e negli altri mammiferi, nei rettili, nei pesci, i vermi del polmone della volpe, della faina e della puzzola, i vermi dei reni della martora, con tale accuratezza che si possono ben collegare con le moderne classificazioni di parassiti. Francesco Redi (1626-1697), medico principale della corte medicea, uno dei piu' abili anatomisti del secolo, biologo e letterato, fu tra i piu' illuminati scienziati del pensiero galileiano, riuscendo a congiungere al rigore della ricerca l'estro e la fantasia nel progettare l'esperimento. Con le sue osservazioni al microscopio e attraverso la sperimentazione sfato' la dottrina tradizionale, che risaliva ad Aristotele, della generazione spontanea. Nell'importante opera sulla generazione degli insetti, infatti, diede un contributo decisivo all'eliminazione della antica teoria della generazione spontanea secondo la quale alcuni insetti e ?piccoli animali traevano vita dalla putrefazione di sostanze organiche.
Leggi di più
Leggi di meno