Manifesto cm 34,5 x 48,5, stemma xilografato in testa. Gora al margine esterno. Pieghe al foglio. Manifesto pubblicato in occasione dell'Entierro di Cristo a Bra svoltosi per le celebrazioni della Settimana Santa. Presenta un sonetto di Pietro Andrea Tommaso Pittatore e Giuseppe Antonio Rabagliati, appartenenti alla Confraternita della Misericordia di Bra, dedicato a Silvia Caterina Guerra Leone, contessa di Ronco e di Zumaglia, sulla morte di Cristo. L'Entierro, di derivazione spagnola, era una processione che si svolgeva la sera del Venerdi' santo, durante la quale in cui si portavano tutti gli emblemi della Passione di Cristo, vari Santi, la Vergine Addolorata, e si rappresentavano personaggi storici relativi, fra i quali Erode, Caifas, ecc. Il Cristo morto veniva portato, sotto baldacchino, da quattro sacerdoti in tuniche nere, e nel ritorno era sepolto in apposito sarcofago. A questa processione intervenivano i nobili, tutte le fraterie, le confraternite. La Confraternita della Misericordia, o dei Battuti Neri, sotto il titolo di S. Giovanni Decollato, fu fondata a Bra nel 1587. L'autorizzazione per la fondazione del sodalizio fu concessa dal Duca Carlo Emanuele I, con Lettere Patenti datate 10 giugno 1587 e l'atto di fondazione fu redatto il 10 luglio 1587. Oltre alle finalita' di culto e di preghiera, comuni a tutte le Confraternite, i Battuti Neri si proponevano di visitare e soccorrere i carcerati non solo spiritualmente, ma anche materialmente, di assistere e confortare i condannati a morte, che accompagnavano fino al patibolo, e di provvedere a dar loro cristiana sepoltura. Per far fronte ai compiti e alle finalita' per le quali era stata istituita. la Confraternita poteva contare su diverse fonti di reddito: le quote annuali obbligatorie versate dai confratelli, l'elemosina raccolta nella chiesa, i lasciti testamentari ed i fitti sui beni immobili di proprieta' del sodalizio.
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