In 16 (cm 12,5 x 18), pp. 344 + (6). Gli ultimi fogli (da pagina 341 a 344) presentano degli strappi marginali dovuti a maldestra apertura delle pagine chiuse. Brossura editoriale con illustrazione di Manca al piatto anteriore. Edizione originale, rara, di questo romanzo di Francesco Frola, socialista, incentrato sulla tematica della folla, che si inserisce quindi nel solco della narrativa che annovera in quegli anni autori come Roberto Sacchetti e Paolo Valera. "Il confuso movimento di popolo... non impedira' alla massa rivoluzionaria, nell'utopistico (e quasi fanta-politico) romanzo del Frola, di prendere alla fine il potere, vendicandosi di un governo che sembra gia' modellato su futuri totalitarismi" (Andrea Matucci, "La folla nel romanzo storico italiano da Manzoni a Pirandello"). Francesco Frola nacque a Torino nel 1886 dall'agiata famiglia del conte Secondo Frola che sarebbe stato anche sindaco del capoluogo piemontese. Poco piu' che ventenne, laureatosi in legge presso l'universita' di Torino, entro' in contrasto con la famiglia per le sue idee di orientamento socialista ed emigro' nell'America del sud dove lavoro' come operaio e come impiegato. Tornato in Italia nel 1911, si iscrisse al PSI dando - come informa la prefettura di Torino - larghissima opera di propaganda e organizzando sezioni cooperative, leghe e biblioteche. Svolse anche un'attiva opera di pubblicista collaborando all'Avanti!, fondando e dirigendo a Chivasso il settimanale "La Battaglia". Scrisse questo unico romanzo. Cfr. Andreucci, Detti, "Il Movimento operaio italiano. Dizionario biografico, 1853-1943, volume 2, 1975, p. 397. Una sola copia censita nel sistema bibliotecario nazionale.
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