VITRUM

Per scrivere storie accattivanti ci vuole ispirazione, tanta immaginazione e una buona dose di coinvolgimento emotivo. Matteo Giacomini riesce a miscelare tutti questi ingredienti usando come sfondo un luogo già di per sé ricco di mistero e di fascino: Venezia. Tra i suoi rii, percorrendo strade buie, umide e sempre con il pericolo dietro l’angolo che l’acqua alta possa rovinare la giornata, lo scrittore ha creato l’ambiente ideale per abbellire questo romanzo in cui la fantasia, l’arte e la realtà si uniscono. L’autore dà così vita a un romanzo che parte in modo lineare e poi si trasforma in qualcos'altro, qualcosa che si fa scoprire pieno di contraccolpi, pathos, lotte per sfuggire alle avversità e un mistero che si svela. Basta poco per lasciarsi coinvolgere in questa storia, me ne sono accorta subito, leggendo le prime pagine, che ero lì tra le calle di Venezia, a sentire il freddo pungente e gli schizzi d’acqua addosso, e poi il calore insopportabile del forno per la cottura del vetro. Alla fine mi sono ritrovata con il protagonista a correre per le stradine, per allontanarmi dalla minaccia, per salvarmi da chi sembra volere tutto con scopi belligeranti. Con semplicità, descrivendo posti, personaggi e situazioni incredibili, Giacomini è capace di fare questo: ci conduce in un mondo surreale, pieno di minacce e di pericoli inaspettati. Dietro alla normalità si nascondono progetti che vogliono essere realizzati, misteri, esperimenti, incontri e tante insidie. E per un ragazzo che ha condotto sempre una vita regolare, dedicata esclusivamente alla sorella e al lavoro, trovarsi catapultato in una realtà dai contorni surreali è una vera e propria sfida. Ma lui non si tira indietro, dimostra di avere coraggio, di credere nei valori, di voler proteggere chi ama e qualcosa che appartiene alla propria famiglia. Il nostro giovane protagonista ha ereditato la bravura del padre nel lavorare il vetro, anche se non ha scoperto ancora tutti i segreti del mestiere. Quando il suo titolare gli propone di realizzare un’idea che ha in mente da un po’, Giacomo si sente lusingato ma non all'altezza del progetto. Gli viene incontro un vecchio baule che sembrava dimenticato sotto la polvere e una sorta di diario su cui il padre appuntava i risultati dei suoi esperimenti. Il giovane ancora non sa che oltre a dover lavorare duramente per trovare una soluzione, oltre a rivivere ricordi e momenti che lo legano al padre si troverà, con un potere da supereroe, a dover affrontare sfide e avversità che mai avrebbe neppure immaginato di incontrare lungo il suo cammino. Dovrà vedersela con degli estremisti che progettano attentati e che hanno bisogno della formula segreta in suo possesso per creare quel vetro indistruttibile per scopi loschi. Quale sarà la degna conclusione di una storia che ha molte strade ma solo una giusta da percorrere? Scoprirlo sarà la vostra missione!