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Liberi, anticonformisti, originali e curiosi: sono anche insofferenti verso vincoli e costrizioni, ma buona parte dell’evoluzione umana è merito loro.
Ecco i nati sotto il segno dell’Acquario e i libri scritti da loro!
«La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione»
‒ Giorgio Gaber (25 gennaio 1939), La libertà
Siete dell’Acquario se il vostro compleanno cade tra il 21 gennaio e il 18 febbraio.
Se siete dell’Acquario sapete già che i vostri valori, le colonne portanti della vostra esistenza sono l’amicizia, i grandi ideali, la democrazia, l’universalità. Amate solidarizzare, siete amici leali e mantenete brillantemente le relazioni in questo ambito, forse un po’ meno in campo sentimentale. Siete certamente idealisti, nel senso migliore del termine. Gradite la vita all’aria aperta, il verde (anche quando vivete in città), vi piace passeggiare a lungo o fare sport, ma sempre in compagnia: ogni esperienza ha più senso se è condivisa.
Si scrive Acquario o Aquario? Entrambe le forme sono ammesse, decidete voi!
L’altra faccia della medaglia della fuga è l’incapacità di mantenere relazioni stabili e durature. Che siano rapporti sentimentali o collaborazioni lavorative, potreste essere tentati di chiudere, scappare e ricominciare. Ma farlo troppe volte può portare insoddisfazione, frustrazione. Avete bisogno di trovare il vostro centro di gravità permanente e rimanere ancorati almeno a qualcosa nella vostra esistenza. Dalle certezze di base costruirete un futuro brillante.
Attenti alla noia perché un po’ di ripetitività nella quotidianità è da mettere in conto: non sempre rappresenta un limite alla libertà personale.
«Bello, non bello, chi se ne fotte, Mimì: l'essenziale è che ho sempre pittato ... Sono stato un uomo libero, ho preso tutti quanti a rutti in faccia» ‒ Domenico Starnone, Via Gemito
Rimasta orfana a sedici anni, Edmée arriva alle Irrigations, l'immensa proprietà dello zio materno a Neeroeteren, nella provincia belga del Limburgo: "terre basse, con filari simmetrici di pioppi interrotti qua e là dalla macchia nera di un bosco di abeti"; anche il cielo è basso e grigio, e in fondo, lungo i canali, scivolano lentamente le chiatte
La montagna non è solo neve e dirupi, creste, torrenti, laghi, pascoli. La montagna è un modo di vivere la vita. Un passo davanti all'altro, silenzio, tempo e misura. Lo ha imparato Paolo Cognetti, che tra una vetta e una baita ambienta questo potentissimo romanzo
Vincenzo Malinconico è un avvocato napoletano che finge di lavorare per riempire le sue giornate. Divide con altri finti-occupati come lui uno studio arredato con mobili Ikea, chiamati affettuosamente per nome, come fossero persone di famiglia
Una fiaba che racconta del potere del vero amore, quello in grado di scardinare i limiti, le convenzioni, di annullare l'odio e unire i cuori; quell'amore in grado di lasciare la sua impronta nella Storia
La tensione verso la novità può essere la chiave giusta per crescere, imparare, manifestarsi. E diventare apripista in molte situazioni. Sicuramente sarete ottimi insegnanti, comunicatori, designer, ma anche, come vedrete sotto, straordinari scrittori. Densi di entusiasmo, carichi di curiosità, siete divulgatori e motivatori, e sapete condividere con slancio le passioni, le scoperte, gli obiettivi futuri.
Le vostre doti visionarie sono testimoniate in ogni ambito. Un esempio? Uno dei maggiori e più innovativi economisti contemporanei, Joseph E. Stiglitz, Premio Nobel per l’economia nel 2001, nasce il 9 febbraio 1943. Grazie alle vostre intuizioni – particolarmente interessanti proprio perché libere da vincoli – l’umanità ha progredito e continuerà a farlo.
«Ma come fa a non cedere? Dove trova la forza per sopportare tutto questo, giorno dopo giorno?» ‒ David Grossman, Col corpo capisco
Una città costruita totalmente in pietra, scoscesa e antica, arroccata sulla montagna. Una città strana, difficile da descrivere perché non somiglia a nulla. Un luogo in cui non è facile essere bambini ma, sotto le fredde pietre, la vita scorre tra antiche abitudini, misticismo e folklore
Un’indagine al femminile che, tra suspense e ironia, scava nei segreti di un borgo toscano e dei suoi abitanti
"Il libraio di Kabul" è il resoconto di quell'esperienza straordinaria, la voce di un popolo che cerca di risollevarsi dopo la guerra, i sogni di riscatto che squarciano il buio di una società in lotta per la sopravvivenza
Da New York a Roma, passando per Londra, Ginevra, Tripoli, Istanbul, Grand Cayman e Marrakech, John Grisham conduce il lettore in un viaggio adrenalinico attraverso i continenti in un pericoloso conto alla rovescia
Un segno che contende al Cancro il primato dell’elenco più corposo e ricco di autori che hanno fatto la storia della letteratura mondiale. Basti ricordare che il padre per eccellenza del giallo internazionale, Georges Simenon, era nato a Liegi il 13 febbraio 1903.
E tra i classici ecco: François Rabelais (4 febbraio 1494); Augustin de Beaumarchais (24 gennaio 1732); Ugo Foscolo (6 febbraio 1778); Stendhal (23 gennaio 1783); George Byron (22 gennaio 1788); Charles Dickens (7 febbraio 1812); Jules Verne (8 febbraio 1828); Lewis Carroll (27 gennaio 1832); August Strindberg (22 gennaio 1849); Anton Cechov (29 gennaio 1860); Edith Wharton (24 gennaio 1862); Colette (28 gennaio 1873); Somerset Maugham (25 gennaio 1874); Virginia Woolf (25 gennaio 1882); Giuseppe Prezzolini (27 gennaio 1882); James Joyce (2 febbraio 1882); Aldo Palazzeschi (2 febbraio 1885); Giuseppe Ungaretti (8 febbraio 1888); Simone Weil (3 febbraio 1909); William Burroughs (5 febbraio 1914).
E ancora i Premi Nobel per la letteratura Boris Pasternak (10 febbraio 1890) Premio Nobel nel 1958 (che non poté ritirare perché il ritorno in patria gli sarebbe stato precluso); Toni Morrison (18 febbraio 1931) Nobel nel 1993; Kenzaburo Oe (31 gennaio 1935) Nobel nel 1994; J. M. Coetzee (9 febbraio 1940) Premio Nobel 2003; Mo Yan (17 febbraio 1955) Premio Nobel nel 2012; Olga Tokarczuk (29 gennaio 1962) Nobel nel 2018.
Ecco i vostri autori, giorno per giorno:
«Quelli che piagnucolavano per paura della morte lo irritavano. Non era forse malato anche lui? Non aveva consultato dei colleghi? Ma quello era prima. Ormai tutto era cambiato: aveva smesso di tenersi sotto osservazione e non si auscultava più i battiti del cuore; mangiava e beveva di tutto, e ogni notte si dava alla pazza gioia»
‒ Georges Simenon, L’assassino
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