"Attore statunitense di origine inglese. Ex boxeur, poi artista del vaudeville, esordisce in patria (1920) collezionando ruoli da protagonista commisurati alla prestanza fisica e alla dura espressione del volto (Corinthian Jack, 1921, di W.C. Rowden). Il passaggio a Hollywood (1924) gli dà nuova linfa, rilanciandolo nella commedia del giovane H. Hawks (Capitan Barbablù, 1928) e nel fortunato melodramma a sfondo bellico di R. Walsh Gloria (1926, con due seguiti). J. Ford ne fa il protagonista del cupo dramma d'ambientazione irlandese (La casa del boia, 1928) e dell'avventura coloniale (La guardia nera, 1929) mentre M., in seno alla Fox, si muove sicuro anche nel delirio kitsch di J. von Sternberg (Disonorata, 1931). Tornato in patria (Dick Turpin e il bandito gentiluomo, 1933) è richiamato da Ford nei panni navigati di soldato in prima linea (La pattuglia sperduta, 1934) e in quelli drammaticamente simbolici di Giuda dello Sinn Fein (Il traditore, 1935). Spalla efficace di un'irrefrenabile M. West (Annie del Klondike, 1936, di R. Walsh) torna in divisa per avventure kiplinghiane innocue (Alle frontiere dell'India, 1937, di J. Ford) e briose (Gunga Din, 1939, di G. Stevens), mentre gli anni successivi, più appannati, sono ancora all'insegna dell'avventura (A sud di Pago Pago, 1940, di A.E. Green) in ruoli di supporto (Il pirata e la principessa, 1944, di D. Butler) e sotto direzioni infelici (Lady Godiva, 1955, di A. Lubin). È sempre Ford a riscattarlo, nei panni di coriaceo sergente con guizzi di umorismo, per la «trilogia militare» (Il massacro di Fort Apache, 1948; I cavalieri del Nord Ovest, 1949; Rio Bravo, 1950) e per una celebre scazzottata con J. Wayne nel nostalgico Un uomo tranquillo (1952)."