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Prendo questo libro perché lo trovo nei suggerimenti cercando libri sulla peste e vi trovo davvero la peste. Non conoscevo Colitto e questa lettura è stata un azzardo, ma si è rivelata davvero fantastica: in questo libro non c'è solo la peste, c'è la peste che ha devastato Napoli nel '600, c'è una città che soffre e reagisce, c'è la malattia affiancata ad una situazione politica già difficile. La storia si svolge nella Napoli secentesca di dominio spagnolo, nel ricordo della recente rivolta capeggiata da Masaniello, la città dove vive e dipinge Sebastiano Filieri, pittore ed ex guerriero che ha perso la sua famiglia pochi anni prima, e Cecilia, giovane artista di strada a cui distruggono la famiglia quando scopre per caso che il conte spagnolo Guzmàn progetta di gettare la città in mano ai francesi. La storia mi è piaciuta davvero molto, a metà tra il romanzo storico e d'avventura, con l'aggiunta di un flagello che mi incuriosisce e l'ambientazione in una città a due passi dalla mia. Anche se non sono propriamente di Napoli ci vado spesso e ci ho vissuto per un certo periodo e mi viene da dire che alcune cose, rispetto a quelle del romanzo, non mi sembrano troppo cambiate. La scena della famiglia che cucina gli spaghetti in strada per regalarli ai passanti, per ringraziare i santi di averli fatti guarire dalla peste, mi ha fatto venire le lacrime agli occhi. Complimenti davvero a Colitto.
Nel pieno della rivoluzione del 1647, questa storia abbraccia, descrive Napoli, il suo animo libero, ribelle, ma anche la sua inspiegabile natura del "non sapersi mantenere autonoma", nel modo più eccellente in assoluto. Masaniello, gli spagnoli, i francesi e gli ideali di libertà di una Napoli bella e povera da sempre. Soppressa costantemente dall'invasore, capace di ribellarsi sì, ma di vendersi anche dopo poco, pensando solo al presente e mai al futuro. Anima che non ha mai perso. L'arte, la bellezza, le persone, le speranze, la fede e le superstizioni che, per secoli, si sono sviluppati in questa città proiettando su di essa le bramosie dello straniero. La Napoli bella sempre nel momento in cui, bellissima, stava raggiungendo il suo apice. Se ci aggiungiamo la trama straordinaria che tratta di questo pittore in cerca di se stesso, della libertà, della vendetta, questi due romanzi diventano una vera e propria perla da collezione che questo autore ci ha regalato!
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