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La vera storia dei bambini ebrei che vissero nel famigerato Blocco 31 ad Auschwitz Una pagina che getta una nuova luce sulla resistenza degli ebrei durante l'Olocausto e merita di essere conosciuta.
«C’era così poco spazio sulla cuccetta che, quando uno di noi voleva riposare il fianco, dovevamo girarci tutti in un intreccio di gambe, di petti e di pance vuote come se fossimo un’unica creatura dai molteplici arti, una sorta di divinità indù o di millepiedi. Fra noi nacque una certa intimità, non solo nel corpo ma anche nella mente, perché sapevamo che, pur non essendo nati dallo stesso ventre, saremmo di certo morti insieme.» - Otto B Kraus
Alex Ehren è uno dei prigionieri di Auschwitz-Birkenau. Ogni giorno che passa la lotta per sopravvivere all’orrore del campo di concentramento si fa sempre più dura. Eppure Alex ha deciso di contravvenire agli ordini dei suoi spietati aguzzini e, di nascosto, dà lezione ai bambini raccolti nel famigerato Blocco 31. È un piccolo gesto di coraggio, che ha però un incredibile valore sovversivo, perché è il solo modo per tentare di proteggerli dalla terribile realtà della persecuzione che sperimentano sulla propria pelle. Eppure, insegnare ai bambini non è l’unica attività proibita a cui Alex si dedica… Questo romanzo è ispirato alla vera storia di Otto B Kraus, che durante la prigionia nel campo di concentramento osò sfidare le inflessibili regole imposte dai nazisti e creò per i suoi piccoli allievi un’oasi di normalità."Più venivo a contatto con la paura e la disperazione, più spessa diventava la mia gelida corazza, finché non restava quasi più nulla del cuore sotto il ghiaccio dell'insensibilità." Senza parole
Quello che il maestro di Auschwitz fa, non è classificabile con delle banali stelle. Il contenuto del libro è veramente importante e ha un peso che, purtroppo scriverlo non gli fa giustizia. La vita nei campi di concentramento resta forse, una delle poche immagini che forse ha una resa migliore in un film che in un libro. Lo consiglio agli appassionati del genere, ma chi crede di poterlo leggere come se fosse un romanzo, e rimanerne folgorato da una trama fitta e piena di colpi di scena, secondo me parte col piede sbagliato. La trama è quel che è, sfortunatamente prevedibile dalle prime pagine, Quello che mi ha lasciato è comunque un bel ricordo dei personaggi. Personaggi che vanno ricordati.
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