Il quinto figlio

Purtroppo avevo altissime aspettative e sono state deluse, non mi ha fatto impazzire il fatto che tutto il libro sia scritto come se fosse un lunghissimo riassunto. L'idea e la storia, invece, avrebbero meritato molto

Personalmente, lo trovo un'opera potente e inquietante. Lessing esplora in modo magistrale le dinamiche familiari, le aspettative sociali e la paura dell'ignoto attraverso la figura di Ben. La sua diversità, percepita come minacciosa e distruttiva, costringe Harriet e David a confrontarsi con i limiti del loro amore genitoriale e con un mondo che non sa come accogliere ciò che è "altro". Trovo particolarmente toccante la progressiva alienazione di Ben e la disperazione dei genitori nel tentativo di comprenderlo e aiutarlo. Lessing non offre facili risposte, anzi, solleva interrogativi profondi sulla natura dell'amore incondizionato, sulla genitorialità e sulla nostra capacità di accettare la diversità. L'atmosfera del libro è cupa e a tratti angosciante, riflettendo il crescente isolamento della famiglia e la loro impotenza di fronte a qualcosa che sfugge a ogni logica. La prosa di Lessing è incisiva e penetrante, capace di scavare nell'animo dei personaggi e di trasmettere al lettore il loro senso di smarrimento. Certo, è un libro che può risultare disturbante per la sua tematica e per la mancanza di una risoluzione consolatoria. Tuttavia, credo che proprio questa sua capacità di scuotere e di far riflettere sia la sua forza.