Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Shopper rossa
Dati e Statistiche
Fuori di libri Post sulla Community Fuori di libri
Wishlist Salvato in 14 liste dei desideri
Velvet
Disponibilità immediata
19,95 €
-5% 21,00 €
19,95 € 21,00 € -5%
Disp. immediata
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
19,95 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Libreria Bortoloso
21,00 € + 6,30 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Internazionale Romagnosi snc
21,00 € + 8,90 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
19,95 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Libreria Bortoloso
21,00 € + 6,30 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Internazionale Romagnosi snc
21,00 € + 8,90 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Chiudi
Velvet - Mary Gaitskill - copertina
Chiudi

Promo attive (0)

Chiudi
Velvet

Descrizione


Nell'opera a oggi più empatica e struggente di Mary Gaitskill, potere e tenerezza, vitalità e rabbia, bisogno di cura e volontà di emancipazione s'intrecciano in costellazioni indimenticabili del femminile.

«"Velvet" vibra di una straordinaria forza emotiva. È una lettura appassionante.» - Cathleen Schine

Velvet ha undici anni e vive a Crown Heights, un sobborgo degradato di Brooklyn, con la madre e un fratellino più piccolo. Del mondo non conosce altro che i blocchi di cemento e le gang del suo quartiere, e gli scoppi d'ira della madre dominicana che, arroccata nella sua lingua spagnola e nel suo sdegno, indossato «come fosse un carrarmato», lotta per sbarcare il lunario e per insegnare ai figli a non sperare. Ginger è una donna di mezza età precariamente approdata alla vita sonnacchiosa di una cittadina borghese a nord di New York, dopo un passato di arte incompresa, relazioni infelici e abuso di sostanze. Quando un programma di ospitalità estiva per i bambini della minoranza ispanica le fa incontrare, i loro mondi inconciliabili, e tutti i pieni e i vuoti delle loro vite, sembrano mescolarsi. Per Ginger quella bambina forte, volitiva, bellissima, bugiarda per sopravvivere, capace in tutto tranne che negli obblighi scolastici, è la figlia mai avuta, la sorella mai dimenticata, l'amore senza riserve. Per Velvet quella donna quieta e vibrante, la cui faccia sembra piangere anche quando sorride, quella donna così diversa dalla sua amatissima madre, è la dolcezza al posto della cinghia, l'ascolto, la fiducia, e una via di riscatto. Il riscatto ha l'occhio limpido e la forza trattenuta di un cavallo. Nel maneggio a cui Ginger la conduce, Velvet scopre di «sentire» i cavalli, i loro desideri, le loro paure, ne riconosce istintivamente i caratteri, le tenerezze e le malizie, matura simpatie e antipatie. Ed è folgorata da un'attrazione. Fra tanti animali docili e variamente amichevoli, scorge una cavalla dalla testa troppo grossa e il muso pieno di cicatrici, pericolosa e insofferente a ogni comando, isolata dal resto del gruppo. Una cavalla reduce da terribili maltrattamenti e forse impazzita nel frattempo. La «Mostruosa», la chiamano. Ma Velvet ha in mente un altro nome per lei, e un altro destino per entrambe.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2017
28 febbraio 2017
469 p., Rilegato
The mare
9788806229283
Chiudi

Indice

Le prime pagine del libro

Quel giorno mi sono svegliata da un sogno come mi ci svegliavo sempre: incollata alla schiena della mamma, la faccia contro di lei e lei girata dall’altra parte. La mamma tra le braccia di Dante e lui tra le braccia della mamma, la testa tra i suoi seni, stretti l’uno all’altra manco stessero precipitando in un buco. Andava bene cosí. Io ero una femmina di undici anni, non avevo piú bisogno di cacciare la faccia tra le tette della mamma – se mai l’ho avuto, poi. Dante, il mio fratellino, aveva solo sei anni.
Era estate, il condizionatore era troppo forte e pisciava acqua sporca sul pavimento, fuori dalla bacinella che avevo messo lí per raccoglierla; e troppo rumoroso, anche, ma ho comunque sentito uno sparo da fuori o forse un urlo dal mio sogno. Stavo sognando mio nonno di Santo Domingo; era perso in un posto buio, tipo un castello con un sacco di stanze e dei bianchi ricchi che facevano cose spaventose in ogni stanza, e mio nonno da qualche parte che gridava il mio nome. O forse era uno sparo. Mi sono tirata su, in ascolto, ma non c’era niente.
Quel giorno dovevamo salire su un pullman e andare a stare con dei bianchi ricchi per due settimane. Ci eravamo iscritti a questa cosa al Puerto Rican Family Services di Williamsburg, anche se siamo dominicani e ci siamo appena trasferiti a Crown Heights. L’assistente sociale andava e veniva sui suoi tacchetti, strizzata nei pantaloni aderenti manco fosse una modella ma con una smorfia sulla faccia come una maschera di Halloween.
La mamma le aveva parlato del fatto che il nostro nuovo quartiere è pieno di cattive «negritas», e zero latinos. Le aveva detto del fatto che deve lavorare dalla mattina alla sera e a volte anche la notte, per non farci finire in mezzo a una strada. Aveva aggiunto che stava arrivando l’estate e io ero troppo grande per il doposcuola, e che siccome sono stupida non poteva essere sicura che stavo in casa e non me ne andavo in giro per l’isolato a parlare agli uomini. Ha detto cosí e ha riso, tipo che io che parlo agli uomini era una cosa cosí stupida da essere divertente. Ma io non vado in giro a parlare agli uomini, e con la faccia gliel’ho detto, all’assistente sociale.
Al che, con gli occhi e la bocca, l’assistente sociale ha detto alla mamma che è una merda. Al che io quella donna l’ho odiata, anche se su di me la mamma stava dicendo bugie. La mamma ha fatto come se non aveva visto quello che l’assistente sociale le aveva detto con gli occhi e la bocca, ma io sapevo che l’aveva visto – aveva visto tutto come sempre. Però ha continuato a parlare e sorridere con la sua bocca dura finché l’assistente sociale le ha dato un libretto lucido, allora ha smesso. Ho guardato per vedere che cosa l’aveva zittita; erano delle foto di bianchi che abbracciavano bambini scuri sull’erba. Faccia-di-maschera ci ha detto che potevamo andare a stare con della gente cosí per due settimane. – Sembra l’inferno, – ha bisbigliato Dante, ma Faccia-di-maschera non ha sentito.
Avremmo potuto nuotare e andare in bici, ha detto. Avremmo potuto imparare a conoscere gli animali. Ho preso il libretto dalle mani di mia madre. Parlava di amore e di divertimento. C’era la foto di una ragazza piú scura di me che accarezzava una pecora. La foto di una donna con delle lunghe gambe bianche seduta in poltrona con un cappello in testa e un fiore di plastica arancio in mano, che aveva l’aria di aspettare qualcuno con cui divertirsi.
La mamma non sa scrivere, per cui ho riempito i moduli. Dante se ne stava lí seduto a parlare da solo, infischiandosene di tutto come al solito. Non mi andava che venisse con me, a darmi noia mentre cercavo di andare in bici o cose cosí, per cui dove chiedevano se va d’accordo con la gente ho scritto: «Picchia». Dove chiedevano come risolve i conflitti ho scritto: «Picchia». E comunque era vero. Poi la mamma ha chiesto se potevamo andare nella stessa famiglia cosí potevo occuparmi di Dante e Faccia-di-maschera ha detto di no, che era contro il regolamento. Mi sono sentita sollevata, e poi mi è dispiaciuto aver detto cose brutte su Dante per niente.
La mamma si è messa a piantare un casino e Faccia-di-maschera ha ripetuto, È contro il regolamento. Il modo in cui l’ha detto era un altro modo di dire «Sei una merda», e l’odore di quella merda stava cominciando a riempire la stanza. Sentivo che dentro di sé Dante stava rimpicciolendo. Ha detto: – Non voglio andare a stare con quelle persone –. L’ha detto cosí piano che quasi non si è sentito, ma mia madre ha detto: – Zitto, razza di bambino ingrato che non sei altro! Sei uno stupido! – L’odore è aumentato; adesso copriva la testa di mia madre, che si grattava come cercando di levarselo.

Conosci l'autore

Mary Gaitskill

1954, Lexington (Kentucky)

Nata a Lexington, Kentucky nel 1954, Mary Gaitskill è autrice di numerosi saggi e dei romanzi Two Girls, Fat and Thin e Veronica, edito in Italia da Nutrimenti nel 2012), nominato per il National Book Award. Ha pubblicato su «The New Yorker», «Harper's Magazine», «Esquire», «The Best American Short Stories» e «The O. Henry Prize Stories». Oggi sono tua, pubblicato da Einaudi nel 2012, raccoglie i migliori racconti tratti dalle raccolte Bad Behavior (1988), Because They Wanted To (1997) e Don't Cry (2009). Per Einaudi è uscito anche Velvet nel 2017. 

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Inserisci la tua mail

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore