Tutti gli uomini del re

Ecco un'altra opera che meriterebbe di stare - come credo in effetti sia - in una di quelle liste che periodicamente si fanno sui (cinquanta?io direi anche venti) migliori romanzi del novecento, o americani, o entrambe le cose, ovviamente. Il fatto che parli di politica non deve procurare istintiva repulsione in una larga fascia non interessata al tema, in quanto i personaggi descritti rappresentano tutta la vasta gamma di sentimenti che fanno parte della natura umana (e quindi ambizione, chiaro, ma anche amore, odio, disillusione, ecc.). In due parole la trama, senza svelare troppo: è la storia dell'ascesa e caduta di un governatore di uno stato del sud degli U.s.a. raccontata dal suo assistente che a sua volta ha un passato e un presente interessanti come, se non di più, della storia del suo Capo. Chiudo aggiungendo che è scritto da dio e che dal libro hanno tratto due film (il primo del 1949 di Robert Rossen è quasi un capolavoro, quello invece del 2006 con Sean Penn si può anche non vedere).